Sono Marina Paesani
Il mio obbiettivo quotidiano è quello di aiutare le persone a sentirsi bene ogni giorno, a vivere serenamente il proprio rapporto con il cibo, con il gesto di alimentarsi, con il proprio corpo.
È più facile raggiungere un cambiamento profondo e solido lavorando insieme come una squadra, coinvolgendo attivamente il paziente nel proprio percorso, ascoltandolo, supportandolo e guidandolo alla scoperta di nuovi atteggiamenti e capacità, verso una maggiore consapevolezza e serenità.
Sono Marina Paesani
Il mio obbiettivo quotidiano è quello di aiutare le persone a sentirsi bene ogni giorno, a vivere serenamente il proprio rapporto con il cibo, con il gesto di alimentarsi, con il proprio corpo.
È più facile raggiungere un cambiamento profondo e solido lavorando insieme come una squadra, coinvolgendo attivamente il paziente nel proprio percorso, ascoltandolo, supportandolo e guidandolo alla scoperta di nuovi atteggiamenti e capacità, verso una maggiore consapevolezza e serenità.
Nutrizione e Dietologia
Sono la Dottoressa Marina Paesani, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione.
Ho trovato la mia strada durante le mie prime sostituzioni di medicina generale, il primo anno dopo essermi abilitata alla professione di medico. Allora pensavo di voler proseguire gli studi come medico di medicina generale: sostituire mi piaceva e soprattutto mi piaceva il contatto con le persone e la possibilità di seguirle in modo continuativo: conoscere il paziente, la sua famiglia, il suo carattere, rivederlo nel tempo.
Il mondo alimentare però mi aveva sempre affascinato, al punto che, quando provai i test per le specializzazioni mediche, indicai come prima scelta proprio Scienza dell’Alimentazione (che all’epoca consideravo “il mio piano B”). Nel frattempo, il periodo di sostituzione stava portando alla luce una problematica di cui non ero ancora a conoscenza: la disinformazione in fatto alimentare.
Molti pazienti giungevano da me con patologie cardiovascolari manifeste ed erano in condizioni di importante obesità viscerale, ma nessuno li stava aiutando ad abbattere questo importante rischio, né lo aveva fatto in precedenza, quando oltretutto sarebbe stato ancora più utile. Molti altri si presentavano dopo la prima diagnosi di diabete e non avevano idea di come comportarsi: alcuni avevano eliminato dalla propria dieta pane e pasta perché l’avevano letto su internet o avevano abolito tutta la frutta perché era stato consigliato loro dalla vicina. Altri ancora, più semplicemente, consideravano corretta la loro alimentazione solo perché in normopeso.
Ho capito allora che mi sarebbe piaciuto avere un impatto su questo gesto quotidiano, nutrirsi, che avviene dentro le case più volte al giorno, quasi routinario, ma capace di cambiare la vita delle persone.
Da allora quello che era stato il mio “piano B” è diventato la mia scelta di vita e il mio scopo professionale. Mi sono specializzata presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, ma ho avuto modo di svolgere la frequenza ospedaliera di 4 anni presso l’Università Politecnica delle Marche, quindi all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
È sempre stato chiaro per me che l’alimentazione ha molto a che fare con la psiche e non sempre a che fare con i concetti, seppur importanti, di calorie e nutrienti. Cerco quindi di far coesistere, nell’esercizio della mia professione, un giusto bilanciamento tra le complesse scienze nutrizionali e le altrettanto complesse dinamiche che spesso si nascondono dietro un disordine metabolico, che risulta frequentemente essere l’effetto di qualcosa di molto più profondo e non la causa del problema.
Proprio per questo nel mio approccio cerco di aiutare, non di rimproverare, e scelgo di ascoltare, non di generalizzare, e cerco di insegnare, non di imporre. Ed è per questo che a volte propongo dei percorsi multidisciplinari con i miei pazienti, nell’ottica di una presa in carico globale.
Medicina Estetica
Nel corso degli anni ho iniziato ad affiancare ai miei studi di Nutrizione Clinica anche degli approfondimenti di Medicina Estetica.
Mi sono avvicinata a questa disciplina grazie alla mia mentore, una dottoressa medico di Medicina Generale, Chirurgo Generale e Medico Estetico che negli anni ho sostituito molte volte presso il suo studio di Medicina Generale.Affiancandola, nella sua pratica clinica privata mi ha mostrato come aiutare le persone in un modo nuovo.
La passione per questa disciplina ci vede spesso insieme in giro per l’Italia in continuo aggiornamento sulle ultime novità in questo campo in continua evoluzione. Per approfondire ulteriormente i miei studi in questo senso, mi sono iscritta alla Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli di Roma.
La Medicina Estetica aiuta la persona a raggiungere uno stato di benessere personale e sociale. La salute, infatti, non è intesa come una semplice assenza di malattia, ma come benessere psicofisico e di questo fa parte sicuramente il sentirsi bene nel proprio corpo.
A maggior ragione, dopo aver seguito un “percorso di cambiamento vero” dal punto di vista nutrizionale, alcuni pazienti sentono infine il bisogno di assecondare l’interesse per il proprio aspetto fisico, il proprio riscoperto amore per sé stessi, alla ricerca di un equilibrio generale a 360°.
La Medicina Estetica quindi si rivolge ad un paziente che viva pienamente la propria età e che sappia accettarsi, che lavori con impegno per prendersi cura di sé, sotto tutti i punti di vista.
Nutrizione e Dietologia
Sono la Dottoressa Marina Paesani, medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione.
Ho trovato la mia strada durante le mie prime sostituzioni di medicina generale, il primo anno dopo essermi abilitata alla professione di medico. Allora pensavo di voler proseguire gli studi come medico di medicina generale: sostituire mi piaceva e soprattutto mi piaceva il contatto con le persone e la possibilità di seguirle in modo continuativo: conoscere il paziente, la sua famiglia, il suo carattere, rivederlo nel tempo.
Il mondo alimentare però mi aveva sempre affascinato, al punto che, quando provai i test per le specializzazioni mediche, indicai come prima scelta proprio Scienza dell’Alimentazione (che all’epoca consideravo “il mio piano B”). Nel frattempo, il periodo di sostituzione stava portando alla luce una problematica di cui non ero ancora a conoscenza: la disinformazione in fatto alimentare.
Molti pazienti giungevano da me con patologie cardiovascolari manifeste ed erano in condizioni di importante obesità viscerale, ma nessuno li stava aiutando ad abbattere questo importante rischio, né lo aveva fatto in precedenza, quando oltretutto sarebbe stato ancora più utile. Molti altri si presentavano dopo la prima diagnosi di diabete e non avevano idea di come comportarsi: alcuni avevano eliminato dalla propria dieta pane e pasta perché l’avevano letto su internet o avevano abolito tutta la frutta perché era stato consigliato loro dalla vicina. Altri ancora, più semplicemente, consideravano corretta la loro alimentazione solo perché in normopeso.
Ho capito allora che mi sarebbe piaciuto avere un impatto su questo gesto quotidiano, nutrirsi, che avviene dentro le case più volte al giorno, quasi routinario, ma capace di cambiare la vita delle persone.
Da allora quello che era stato il mio “piano B” è diventato la mia scelta di vita e il mio scopo professionale. Mi sono specializzata presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, ma ho avuto modo di svolgere la frequenza ospedaliera di 4 anni presso l’Università Politecnica delle Marche, quindi all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.
È sempre stato chiaro per me che l’alimentazione ha molto a che fare con la psiche e non sempre a che fare con i concetti, seppur importanti, di calorie e nutrienti. Cerco quindi di far coesistere, nell’esercizio della mia professione, un giusto bilanciamento tra le complesse scienze nutrizionali e le altrettanto complesse dinamiche che spesso si nascondono dietro un disordine metabolico, che risulta frequentemente essere l’effetto di qualcosa di molto più profondo e non la causa del problema.
Proprio per questo nel mio approccio cerco di aiutare, non di rimproverare, e scelgo di ascoltare, non di generalizzare, e cerco di insegnare, non di imporre. Ed è per questo che a volte propongo dei percorsi multidisciplinari con i miei pazienti, nell’ottica di una presa in carico globale.
Medicina Estetica
Nel corso degli anni ho iniziato ad affiancare ai miei studi di Nutrizione Clinica anche degli approfondimenti di Medicina Estetica.
Mi sono avvicinata a questa disciplina grazie alla mia mentore, una dottoressa medico di Medicina Generale, Chirurgo Generale e Medico Estetico che negli anni ho sostituito molte volte presso il suo studio di Medicina Generale.Affiancandola, nella sua pratica clinica privata mi ha mostrato come aiutare le persone in un modo nuovo.
La passione per questa disciplina ci vede spesso insieme in giro per l’Italia in continuo aggiornamento sulle ultime novità in questo campo in continua evoluzione. Per approfondire ulteriormente i miei studi in questo senso, mi sono iscritta alla Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli di Roma.
La Medicina Estetica aiuta la persona a raggiungere uno stato di benessere personale e sociale. La salute, infatti, non è intesa come una semplice assenza di malattia, ma come benessere psicofisico e di questo fa parte sicuramente il sentirsi bene nel proprio corpo.
A maggior ragione, dopo aver seguito un “percorso di cambiamento vero” dal punto di vista nutrizionale, alcuni pazienti sentono infine il bisogno di assecondare l’interesse per il proprio aspetto fisico, il proprio riscoperto amore per sé stessi, alla ricerca di un equilibrio generale a 360°.
La Medicina Estetica quindi si rivolge ad un paziente che viva pienamente la propria età e che sappia accettarsi, che lavori con impegno per prendersi cura di sé, sotto tutti i punti di vista.