Servizi di dietologia
Ogni paziente giunge nel mio studio per una o più esigenze correlate alle sue caratteristiche personali, alla fase fisiologica della vita o alla eventuale presenza di fattori di rischio/patologie in atto. I piani dietologici proposti sono quindi personalizzati e si adattano poi nel tempo all’evoluzione del paziente e del suo quadro clinico, accompagnandolo nelle fasi delle sua vita e inserendosi nella sua routine quotidiana
La prima visita dietologica
Cosa portare
Valutazione della composizione corporea
Come funziona
Il primo incontro dura circa un’ora. Con le ovvie variazioni che possono presentarsi tra un paziente e l’altro, in base al quadro clinico e alle caratteristiche individuali di ognuno, ecco gli step della prima visita:
Come accennato, questo è solo uno schema generico e non rappresenta necessariamente quello che accade durante ogni visita. Ogni paziente è realmente unico, e mi focalizzerò più su un aspetto, piuttosto che su di un altro, in relazione alla persona che avrò davanti e a ciò che riterrò più opportuno basandomi sulla mia esperienza. L’approccio personalizzato, infatti, non significa solo che ogni schema nutrizionale sarà costruito specificatamente su quel paziente, ma che tutto il percorso sarà incentrato su di lui. Ad esempio, nel caso del paziente sportivo la misurazione della composizione corporea è imprescindibile, al contrario nel caso di un paziente che lotta da tempo con un problema di obesità sarà molto più importante dedicare del tempo a capire quali dinamiche psicologiche lo portano ad avere questo problema rispetto a calcolare con esattezza alcune misurazioni antropometriche.
L’elaborazione dello schema nutrizionale personalizzato (elaborato con software Winfood® o Metadieta®) avviene in una settimana circa dalla visita, e sarà inviato via mail o consegnato a mano nel caso in cui il paziente non disponga di stampante.
La prima visita rappresenta solo la prima tappa del nostro cammino e, per quanto importante, spesso non permette di andare a fondo delle dinamiche assolutamente personali e specifiche del paziente che ho davanti. Sarebbe riduttivo e presuntuoso da parte mia pensare di poter conoscere davvero il paziente dopo una sola ora trascorsa insieme, senza aver visto, per esempio, il modo di rapportarsi con i primi successi e con le prime difficoltà, senza aver conosciuto le dinamiche dell’ambiente in cui vive, delle difficoltà che affronta ogni giorno, della reazione allo schema alimentare.
Questo vale per tutti, ma a maggior ragione per pazienti che affrontano dinamiche alimentari disfunzionali e problemi di peso da lunga data, e che potrebbero aver già affrontato dei percorsi nutrizionali senza successo. Questi pazienti sanno bene che, per risolvere il problema, non basta vedersi consegnare l’ennesima dieta, dopo una visita in cui sono stati semplicemente elencati i problemi di salute e quello che viene assunto abitualmente. È infatti solo durante il susseguirsi delle visite di controllo che avrò modo di conoscerti davvero, darti consigli personalizzati, risposte cucite sulla tua routine e sul tuo modo di affrontare l’alimentazione, prescriverti eventuali approfondimenti o farmaci, affiancarti nel percorso e aiutarti ad affrontare ogni ostacolo o sfida che si presenterà.
I controlli hanno generalmente una durata di 20-30 minuti e hanno una frequenza variabile in base a quanto riterrò opportuno di volta in volta (in media ogni 40 giorni). È molto importante venire ai controlli serenamente, non c’è nessuno motivo di avere paura della mia bilancia né tanto meno di me. Il controllo è un’opportunità, l’opportunità di avere un consiglio professionale, un parere, un’opzione, un sostegno medico nel percorso nutrizionale e di salute.